Agricoltura Biologica                            agricuriosità

I cavalli del vento ha sede  in un oasi ecologica dove da anni vivono persone che si dedicano a una forma di agricoltura biologica chiamata permacultura.

Permacoltura significa che il terreno non viene mai lasciato nudo, cioè viene coltivato in maniera stabile praticando la rotazione delle colture per non impoverire il terreno, oppure viene lasciato a tappeto erboso. Viene inoltre praticata la pacciamatura esclusivamente con l'uso della paglia.

Le piante vengono concimate unicamente con letame proveniente dall’allevamento dei nostri animali: cavalli, capre e pecore. Come già accennato, il terreno viene arricchito anche tramite la rotazione delle colture e l’utilizzo di determinate piante, ad esempio il favino e l’erba medica.

Il terreno viene arieggiato tramite fresatura o rippatura, e non viene mai lavorato in profondità, ma mantenendoci sempre sullo strato più superficiale di modo che la parte viva non venga mai seppellita e che viceversa gli stati più profondi poveri di vita vengano portati in superfice.

La fertilità del terreno è la garanzia che le radici delle piante hanno in abbondanza tutto quello di cui c’è bisogno per il loro sviluppo: acqua, calore, ossigeno e gli elementi nutritivi organici e minerali.

Più è fertile un luogo, più la sua vegetazione naturale è ricca di specie, e più la flora è resistente alle intemperie. La prova che un terreno è fertile l’abbiamo dalla constatazione della vita che contiene, quando è pieno di esseri animati di molte specie, il terreno è in grado di fornire un’alimentazione ottimale alle piante.

Curare un terreno significa pertanto lasciare che la vita sia parte della sua struttura e quindi è importante facilitare alle piante la decomposizione dei rifiuti organici con un incremento della distribuzione dell’aria e dell’acqua. Solo gli organismi presenti nel terreno sono in grado di trasformare le molecole non assimilabili in sostanze utilizzabili per le piante La sostanza organica proveniente dai detriti di origine vegetale e animale e i relativi prodotti di trasformazione costituiscono l’humus.

Occorre l’apporto di sostanza organica per dare vita a microrganismi del terreno; quest’ultimo deve essere protetto da insolazione troppo forte, surriscaldamento, essiccazione, freddo eccessivo, indurimento causato da pressione e così via.

 

Inoltre, le specie vegetali che qui si coltivano, sono selezione in base alla loro capacità di adattamento al luogo (clima, terreno, ecc.) e alla loro resistenza alle malattie, in modo tale da limitare al minimo l’intervento dell’uomo, nonché qualsiasi tipo di forzatura.