TERZA FASE

22.04.2013 19:01

TERZA FASE: POSTURE E MOBILIZZAZIONI ENERGENTICHE

Per praticare in maniera corretta gli esercizi del Don –In nel rispetto della corrente dell’energia vitale è opportuno ricordare il senso generale della direzione energetica dei meridiani:

  • I meridiani principali Yang sono discendenti (dalle mani alla testa e dalla testa ai piedi, nel senso dell’energia Yang che fluisce ‘dal cielo alla terra’) e postero-esterni, a eccezione del decorso anteriore del meridiano principale Stomaco;
  • I meridiani principali Inn sono ascendenti (dai piedi al torace e dal torace alle mani, nel senso dell’energia Inn che sale dalla terra al cielo) e  antero-interni. La sequenza si sviluppa a iniziare dagli arti superiori, per passare al capo, al tronco e agli arti inferiori.
  1. Arti superiori. Si eseguono movimenti di sfioramento con la mano, ripetuti tre volte per parte, a partire dalla regione pettorale del lato a essa opposto e proseguendo sulla parte interna del braccio, avambraccio e mano, come per allontanare le gocce d’acqua dopo una doccia. In tal modo si facilita la circolazione nei meridiani tendino-muscolari e principali Inn dell’arto superiore (Polmone, Cuore, Maestro del cuore). Si procede con frizioni profonde, ripetute 3 volte per parte, dall’articolazione della spalla al braccio, al gomito e al polso. Si pratica una serie di percussioni a iniziare dal dorso della mano e muovendo in senso centripeto dalla periferia al tronco, sulla parte esterna di avambraccio, braccio e collo. In tal modo si stimola la circolazione energetica dei meridiani tendino-muscolari e principali Yang dell’arto superiore (Grosso intestino, Piccolo intestino, Triplice riscaldatore).
  2. Testa. Con le mani racchiuse a coppa, si esegue una serie di percussioni ritmate, a partire dalla regione frontale sulla linea paramediana fino a raggiungere la nuca. In tal modo si stimola la circolazione energetica del primo tratto del meridiano principale Vescica. Si procede poi allo stesso modo dalla regione temporale a quella occipitale, passando sopra l’orecchio, per stimolare la circolazione enrgetica del meridiano principale Vescicola biliare.
  3. Tronco. Si inizia con lo sfioramento anteriore del tronco dalle prime coste fino all’addome, ripetuto tre volte; viene cosi stimolata la circolazione energetica del tratto toracico del meridiano Stomaco, che ha decorso anteriore. Si continua con lo sfioramento della parte laterale del tronco, una mano per lato, dalle ascelle ai fianchi, ripetuto 3 volte; in tal modo viene cosi stimolata la circolazione energetica del tratto toracico del meridiano Vescicola biliare, che ha decorso laterale. Si completa con lo sfioramento del dorso dalle scapole ai glutei, ripetuto tre volte, per stimolare la circolazione energetica del tratto dorsale del meridiano Vescica, che ha decorso posteriore. Si riprende quindi dalla regione anteriore, laterale e posteriore, ripetendo gli stessi passaggi ma imprimendo percussioni con le mani a coppa.
  4. Arti inferiori. Si inizia eseguendo una serie di frizioni vigorose a livello di anca, ginocchio e piede, risalendo lungo l’interno del piede, della gamba e della coscia fino a l’inguine. Nella fase di risalita si deve praticare un semplice sfioramento, senza frizionare, data la presenza di vene superficiali. Si ripete tre volte. Viene così stimolata la circolazione energetica del meridiano Vescicola biliare, cha ha decorso laterale. Si completa con sfioramenti della parte posteriore della coscia, ripetuti 3 volte, per stimolare la circolazione energetica del meridiano vescica che ha decorso posteriore. Si riprende quindi dalla regione laterale esterna della coscia, ripetendo gli stessi passaggi con percussioni delle mani racchiuse a coppa e risalendo all’interno dell’arto inferiore con manovre di sfioramento; in tal modo viene stimolata la circolazione energetica dei meridiani Yang dell’arto inferiore che hanno decorso latero-posteriore (Vescica biliare e Vescica) e dei meridiani Inn che hanno decorso interno (Rene, Fegato, Milza e Pancreas). La sequenza di trattamento va eseguita contemporaneamente su entrambi gli arti inferiori.

tratto da  "Medicina Naturale dalla A alla Z" del dott. Bruno Brigo