- La teoria dell’apprendimento ed il cavallo, cosa sono gli stimoli e come vengono percepiti.
- Modalità di apprendimento (apprendimento non associativo e associativo) nella relazione con il cavallo
- La teoria dell’apprendimento in applicazione al rapporto con il cavallo (apprendimento classico ed operante)
- Definizione di rinforzo e corretta somministrazione degli stimoli.
- Definizione e distinzione tra “vizi” e comportamenti indesiderati appresi.
Sessione pratica: acquisizione delle sensibilità necessarie alla corretta somministrazione degli stimoli e delle pressioni tramite esercizi pratici.
- Esercizio 1: modulare la pressione esercitata tramite il corpo(esercizio senza il cavallo).
- Esercizio 2: imparare a riconoscere le diverse forme e intensità delle pressioni, provandole di persona (esercizio senza il cavallo)
- Esercizio 3: mettere la capezza e conoscenza di questo strumento (punti di pressione);
- Esercizio 4: Leggere il cavallo ed agire in sicurezza, facendolo muovere: camminare alla longhina consapevoli degli stimoli e rinforzi applicati, partire e girare correttamente;
- Esercizio 5: spostare il cavallo utilizzando diversi livelli di pressione (laterale, passi in dietro);
- Esercizio 6: agire consapevoli dell’apprendimento associativo e non, anche nella gestione quotidiana del cavallo: ad esempio durante il governo del cavallo (striglia e pulizia),
- Esercizio 7: ma anche durante gesti quotidiani come entrare e uscire dal box o dal paddockevitando l’insorgere di comportamenti appresi indesiderati
Sessione pratica sul movimento con il cavallo e corretta applicazione tramite capezza e longhina, dello stimolo e del rinforzo durante:
- Esercizio 8: partire e seguire un percorso di barriere a terra singole concentrandosi sulle proprie azioni e quelle del cavallo.
- Esercizop 9: comprendere la diversa direzione dello stimolo pressorio esercitato sulla nuca nel fermarsi correttamente all’interno del percorso e facendo eseguire alcuni passi in dietro.
- Esercizo 10: oltrepassare un passaggio stretto ponendo attenzione alla reazione e ai segni che ci inviano i cavalli
- Esercizio 11: Percorso riassuntivo e di verifica: camminare dritti fino ad arrivare ad un corridoio di barriere, attraversarlo, fermarsi prima di uscirne, passi in dietro fino ad uscirne da dove siamo entrati, ritornare al punto di partenza.
- Esercizio 12: applicazione del rinforzo positivo per insegnare al cavallo a toccare un target preciso (palla, pannello colorato, ecc).
Seconda sessione teorica:
- Che cosa significa per il cavallo discriminare e generalizzare gli stimoli.
- Come un cavallo può desensibilizzarsi/abituarsi ad uno stimolo (diminuire o azzerare la paura) e come invece può sensibilizzarsi ad uno stimolo (aumentare la paura).
- Imparare a riconoscere la differenza tra premi e punizioni. Uno zuccherino può diventare una punizione negativa, vediamo cosa significa.
- Il cavallo può imparare a prevedere ed evitare una situazione per lui scomoda tramite una catena di stimoli.
Sessione pratica: utilizzo applicato dei concetti di pressioni, rinforzo negativo e desensibilizzazione.
- Ripasso dell’ Esercizio 11
- Esercizio 13 : salire su una superficie difficile imparando a leggere i segnali inviati dal cavallo; apprendimento e applicazione dello stimolo secondario e come utilizzare la voce nella conduzione Rinforzo secondario, apprendimento e applicazioni in esercizi pratici di superamento di piccoli ostacoli.
- Esercizio 14: superare le barriere e le superfici imparando le tempistiche di somministrazione di un rinforzo positivo.
- Esercizio 15: imparare a somministrare rinforzi positivi con frequenza variabile.
- Sessione pratica/teorica ed esercizi per capire la differenza tra premi e punizioni (salire sul camion e prendere un boccone dalle mani), chiarimenti sul rinforzo negativo.
Sessione pratica di esercizi sulla sensibilizzazione e desensibilizzazione.
- Esercizio 16: applicare uno stimolo nuovo con la giusta frequenza e intensità in relazione alla reazione del cavallo.
- Esercizio 17: applicare il rinforzo positivo per insegnare al cavallo a “giocare a palla” ponendo estrema attenzione alla contemporanea desensibilizzazione.